Reggio Emilia ovvero tre teatri in un fazzoletto di terra. Costruiti nell’area dell'antica cittadella, consentono la messa in scena di pressoché tutte le tipologie di produzioni teatrali.
Il più conosciuto è il Teatro Valli. Un tradizionale teatro d’opera italiano dove nel 1961 debuttò Luciano Pavarotti. Lo stile neoclassico degli esterni e le decorazioni degli interni, lo rendono il cugino giovane del Teatro Regio di Parma
Alla sua destra il Teatro Ariosto, dedicato alla prosa, che condivide con il terzo teatro, detto La Cavallerizza, un passato … equino. Il primo poteva ospitare spettacoli equestri mentre il secondo era utilizzato per l’addestramento dei cavalli. Ora è un teatro dotato di spazi adattabili, sede ideale per progetti speciali.
Sede dei Musei Civici di Piacenza è Palazzo Farnese, teatro dell’efferato omicidio del Duca Pier Luigi, oggi convertito in imponente contenitore di opere e oggetti famosi: il fegato etrusco, il dolcissimo tondo Botticelli, gli appartamenti affrescati dei duchi e molto altro.
Da non perdere i giganteschi sotterranei che raccontano la vita segreta della corte.
Lì troverete il Museo delle Carrozze, secondo solo a quello del Quirinale, che ci trasporta (è proprio il caso di dirlo) nella storia del costume europeo dal Settecento fino al XX secolo.
Un riconoscimento importante ha rallegrato l’estate 2021 di tutta l’Emilia Romagna.
L’UNESCO ha confermato l’eccezionalità dei portici di Bologna, strutture architettoniche che attraversano la città per 62 km di cui 40 solo nel centro storico, dichiarandoli Patrimonio dell'Umanità.
Nati in epoca medievale come abusi edilizi al fine di acquisire spazi abitativi, sono ora luoghi di incontro, vie pedonali alternative, protezione dal brutto tempo.
Si dice, infatti, che il vero bolognese è colui che riesce ad attraversare la città da un lato all’altro in un giorno di pioggia senza bagnarsi!
Riparano da pioggia e neve ma riparano anche dal sole!
Splendidi percorsi alternativi per le nostre guide in occasione delle visite invernali che proponiamo nella bellissima città di Bologna.
Il cancello d’ingresso è semplice. Il viottolo conduce a una bella casa di campagna, solida e piena di colori.
Il buen retiro di Pavarotti a Modena ci parla di lui: un uomo famoso che è rimasto ancorato alle sue radici.
All’interno le sue camicie a fiori, le carte da gioco, i quadri intensi che dipingeva, il pianoforte e la voce del Maestro che canta allegra la sua musica.
Al piano superiore la luce diventa protagonista, insieme ai ricordi e ai riconoscimenti ricevuti in tutto il mondo.
E ancora la musica, che ci segue ovunque
In un’ultima stanza, un po’ nascosta, si proietta un filmato.
Immagini rubate alla quotidianità di un Pavarotti tenero in famiglia e pronto allo scherzo con gli amici di sempre, nella sua Modena.
Se dovessero girare la versione italiana di ‘UNA NOTTE AL MUSEO’, questa sarebbe la sede adatta. Rinoceronti, giraffe, leoni, orsi imbalsamati sembrano solo in attesa che le porte del museo vengano chiuse per riprendere vita.
Il nucleo originale dei Musei Civici di Reggio Emilia nasce, infatti, con l’acquisto della collezione naturalistica di Lazzaro Spallanzani e si espande seguendo diversi filoni: storico, scientifico, artistico.
C’è tanto da vedere, tra allestimenti ottocenteschi, moderni, fino ad arrivare agli spazi interattivi.
Due suggerimenti: lasciatevi stupire dal tesoro romano barbarico e prendetevi del tempo per ammirare la sezione dedicata al fotografo reggiano Luigi Ghirri. Tematiche cronologicamente distanti ma rappresentative della storia di Reggio Emilia.
Questo itinerario conduce alla scoperta dei luoghi parmigiani del divertimento degli ultimi 200 anni: partendo dal teatro con l'opera e il balletto, fino alla partita a briscola in osteria, davanti a un buon bicchiere di vino.
Una passeggiata che inizia per le strade maestre della parte nobile della città e si spinge tra i borghi dell'Oltretorrente fino al Parco Ducale. In questo polmone verde cittadino non trottano più i destrieri degli aristocratici ma scorrazzano i bambini parmigiani che, da almeno 2 generazioni, cavalcano i "grilli".
Insomma, un viaggio che vi porterà a scoprire stili di vita ormai passati insieme a luoghi dove ancora ci si può divertire...come una volta.
L’itinerario classico di visita si snoda nel centro storico, toccando il Palazzo Ducale appartenuto agli Este, l’area dell’antico Ghetto ebraico e della Sinagoga, la Piazza Grande con il Palazzo Comunale e il Teatro intitolato al grande tenore Luciano Pavarotti.
Il meraviglioso Duomo di San Gimignano, considerato un capolavoro dello stile romanico, è un “libro di pietra” che con una straordinaria decorazione scultorea che si estende sulla facciata, sui portali, sui capitelli e sulle metope, da oltre mille anni racconta l’immaginario fantastico del Medioevo; adiacente è la Torre della Ghirlandina. Entrambi i monumenti sono testimonianze dell'epoca medievale e, per il loro inestimabile valore, appartengono al Patrimonio Mondiale dell'Umanità dell’UNESCO .
L'itinerario classico comprende Piazza Maggiore, con il Palazzo d’Accursio e la Basilica di San Petronio, attraversa il mercato vecchio con una sosta all’Archiginnasio e alla Chiesa di Santa Maria della Vita e arriva alle Due Torri. Imperdibili sono anche il complesso delle Sette Chiese di piazza Santo Stefano e la chiesa di San Giacomo Maggiore nel quartiere universitario. Al termine è d'obbligo una sbirciatina alla finestrella di via della Piella, che svela come un tempo Bologna fosse … navigabile!
Bologna offre inoltre un patrimonio pittorico ricchissimo, che spazia in particolare dai Maestri del Cinquecento tra Rinascimento e Manierismo, fino alla scuola dei Carracci, Guido Reni e il Guercino.
Una città tra le più ricche e fiorenti del Medioevo, come testimoniano i numerosi palazzi e chiese del centro storico: il Palazzo Gotico nella famosa Piazza Cavalli, la Cattedrale e la chiesa di Sant’Antonino. Piacenza fu la prima capitale del Ducato di Parma e Piacenza e divenne in seguito la seconda città dello stato farnesiano. Risale alla seconda metà del XVI secolo il colossale Palazzo Farnese progettato da Vignola, oggi sede dei Musei Civici le cui collezioni, che spaziano dall’antichità al Risorgimento, meritano una visita approfondita.
Passeggiare nel piccolo centro cittadino può portarvi a percorrere parte degli antichi bastioni farnesiani e a visitare la chiesa di San Sisto, per la quale Raffaello dipinse la celebre Madonna Sistina (ora a Dresda), che ospita il sepolcro di Margherita d’Austria, figlia naturale di Carlo V e madre del condottiero Alessandro Farnese.
Una passeggiata (su richiesta si può anche usare la bicicletta) tra particolari opere d'arte che popolano la città di Parma. Sculture in marmo, in bronzo, a volte circondate dall'acqua in cui si rispecchiano.
Un'occasione per fare conoscenza con i personaggi che questi monumenti vogliono celebrare. Nomi famosi ma anche poco conosciuti, tutti con storie straordinarie. Il loro legame con Parma è imprescindibile e proprio questo sarà il punto di partenza del nostro racconto. Un itinerario che allarga gli orizzonti tra mito e realtà storica, arte ed esplorazioni, musica ed eroismo.
L’itinerario nel centro storico di Reggio Emilia si snoda attraverso suggestivi borghi tra palazzi e luoghi di culto dalle magnifiche architetture come il Santuario della Beata Vergine della Ghiara, che custodisce un affresco considerato miracoloso e raffigurante la "Madonna che adora il Bambino". Una chiesa che è un vero e proprio vessillo della produzione artistica emiliana del tempo, raccogliendo anche opere di Alessandro Tiarini, Orazio Talami e del Guercino.
La passeggiata conduce poi alla Piazza Grande, oggi Prampolini, su cui affaccia il Duomo di Reggio Emilia, dove si possono ammirare sculture di Bartolomeo Spani e Prospero Sogari, il Battistero e il Palazzo del Comune, che ospita la prestigiosa e celebre Sala del Tricolore oggi adibita a Sala del Consiglio Comunale.
Particolarmente suggestiva e storicamente importante è la Basilica di San Prospero, dedicata al santo protettore della città. All’interno si ammirano uno splendido ciclo di affreschi realizzato da Camillo Procaccini risalenti al tardo Seicento e gli stalli lignei ad opera di Cristoforo e Lorenzo da Lendinara.
Piccolo ma suggestivo borgo fortificato, costruito su uno sperone di calcare e pietra arenaria, che gli assicura una posizione panoramicamente privilegiata tra le colline. Vigoleno è caratterizzato dal Castello che appartenne ai Visconti e poi agli Scotti di Piacenza. Vi si trovano anche l’Oratorio della Vergine delle Grazie e l’antica Pieve di San Giorgio, il suo interno regala un’atmosfera di suggestivo raccoglimento.
Vigolo Marchese
A pochi chilometri di distanza, merita una visita il Battistero di Vigolo Marchese, che affianca la chiesa romanica risalente al 1008, unico edificio rimanente di un complesso monastico andato perduto. Il battistero, di epoca antecedente rispetto alla chiesa e probabilmente sorto come tempietto pagano in età romana, è un interessante esempio di antica costruzione religiosa a pianta circolare.
"Ecco il paese, il piccolo mondo di un mondo piccolo, piantato in qualche parte dell'Italia del Nord. Là in quella fetta di terra grassa e piatta che sta tra il fiume Po e l'Appennino...". Le parole di Giovanni Guareschi trovano loro compimento a Brescello, piccolo centro della Bassa Padana, divenuto il set naturale per gli eroi don Camillo e Peppone.
Qui si snoda un itinerario che comprende la visita ai luoghi resi celebri dallo schermo cinematografico e che si conclude nel Museo dove sono raccolte fotografie e cimeli legati ai film. E’ possibile abbinare questo percorso ai luoghi verdiani nel parmense, per la comune origine di Guareschi e Verdi.
Boretto, Brescello, Gualtieri, Guastalla, Luzzara, Novellara, Poviglio, Reggiolo: tutti centri della “Bassa” reggiana accomunati dalla presenza del Grande Fiume che da sempre scorre su queste terre caratterizzandone la cultura, l'economia, la storia e le tradizioni.
La visita di Novellara, con la Rocca dei Gonzaga, il ricco Museo, la storica Acetaia con l'antica produzione di Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia può essere abbinata ad un percorso di navigazione sul Po: una giornata speciale con il ritmo rilassato del Grande Fiume.
Il piccolo ma curato Museo all’interno della Rocca conserva alcuni frammenti di affreschi di Lelio Orsi da Novellara, ritratti della famiglia Gonzaga e le suppellettili dell’antica Spezieria.