Un viaggio nelle due storiche biblioteche cittadine, tanto diverse ma accomunate dall’importanza culturale che hanno rivestito nei secoli XVI e XVIII. Luoghi di studio e riflessione che custodiscono antichi manoscritti e volumi preziosi, ma anche autentici scrigni d’arte poco noti al pubblico da riscoprire “con il naso all’insù”, lasciandosi guidare tra simboli e personaggi illustri.
Nella Biblioteca di San Giovanni Evangelista, collocata nel silenzio del Monastero di San Giovanni Evangelista, scopriremo dalle pareti al soffitto un vero e proprio intreccio di emblemi e motti, ad oggi non semplici da decifrare, che indicavano agli studiosi la giusta via per il Sapere.
Nella Biblioteca Palatina, situata all’interno del Palazzo della Pilotta e voluta nel 1761 da don Filippo di Borbone con l’aiuto di Paolo Maria Paciaudi “Antiquario e Bibliotecario”, troveremo un luminoso esempio di biblioteca di stampo illuminista, creata dai duchi a beneficio e utilità pubblica.
Il Grand Tour era un viaggio attraverso l’Europa riservato ai rampolli di nobili e ricche famiglie che, nei secoli passati, perfezionavano così il loro sapere. L’Italia ne era meta imprescindibile e spesso Parma rientrava nell’itinerario.
La nostra passeggiata in esterno è un breve Grand Tour alla scoperta dei grandi classici di Parma. Un viaggio attraverso i suoi monumenti più importanti come la Cattedrale e il Battistero, il Palazzo della Pilotta, le facciate, i borghi e le piazze più belle e significative per la storia della città, supportato dalla narrazione di una guida locale.
Per chi lo desidera è ovviamente possibile arricchire la visita con gli interni dei Musei o delle chiese che fanno parte del grande patrimonio d’arte della città.
Adatto a chi non conosce Parma ma anche a chi ci vive ma non ha mai avuto tempo per un contatto ravvicinato con la bellezza del luogo in cui abita.
"Egli attese alla maniera moderna tanto perfettamente, che in pochi anni dotato dalla natura et esercitato dall’arte divenne raro e maraviglioso artefice”.
Con queste parole lo storico Giorgio Vasari parla di Antonio Allegri detto Correggio nelle sue “Vite…”, segnando l’inizio della fortuna critica di un artista che in molti hanno paragonato ai grandi del Rinascimento.
Non perdetevi un viaggio nell’arte del Cinquecento attraverso le opere principali dell’artista conservate in città, tra mirabolanti fughe prospettiche, maestose figure, enigmi pittorici e volti delicatissimi.
Tra i principali luoghi di interesse:
E' attualmente visitabile, all'interno della Galleria Nazionale, nel cuore del Complesso Museale della Pilotta, la Mostra “L’Ottocentro e il mito di Correggio”. Un’occasione speciale per scoprire la nascita del mito del pittore a seguito del rientro a Parma dal Louvre delle sue opere, confiscate da Napoleone. Le nostre guide sapranno accompagnarvi in un percorso unico che vi permetterà di apprezzare sia le opere su cavalletto che le cupole affrescate dal grande Maestro.
Un viaggio nell'arte cittadina non può dimenticare l’altro grande genio del XVI secolo, Francesco Mazzola detto il Parmigianino, che ci ha lasciato l’enigmatico affresco dell’arcone della Chiesa della Steccata e la “Schiava Turca” della Galleria Nazionale.
Se avete gustato gli highlights di Parma e vi è rimasto ancora un po’ di tempo, ma non volete abbandonare la città per gli itinerari in Provincia, è il momento di scegliere tra le altre principali attrazioni cittadine. In base ai vostri interessi e curiosità sapremo consigliarvi il miglior modo per trascorrere una giornata intera nel centro cittadino, con una Guida Turistica a vostra disposizione.
Oltre al Teatro Farnese, custodisce i capolavori del territorio, le opere di Correggio e Parmigianino, i ritratti dei duchi e la “Scapigliata “ di Leonardo da Vinci. Gli allestimenti museali, le mostre temporanee ne fanno uno dei poli culturali più importanti dell’Emilia Romagna.
Un affresco tra sacro e profano, il soffitto dipinto da Correggio è un rebus pittorico di straordinario illusionismo che attende ancora una soluzione certa…
Offre la possibilità di vedere le opere originali di Benedetto Antelami e le tracce del passato nel sottosuolo di Piazza Duomo.
Testimonia il passato della città a partire dall’epoca della sua fondazione. Vanta opere e reperti di grande valore tra cui la Tabula Alimentaria, rinvenuta in occasione degli scavi di Veleia romana nel 1747.
Un gioiello di sapere ed eleganza del Settecento parmigiano impreziosito da sale Ottocentesche e da straordinarie collezioni di codici miniati, stampe e volumi antichi.
La preziosa eredità della Duchessa Maria Luigia d’Austria è testimoniata nel Museo Glauco Lombardi da oggetti quotidiani, mobili e collezioni d’arte. Il Teatro Regio ne è la più importante emanazione. Un luogo di cultura che ha fatto della città di Parma una meta imperdibile per gli appassionati del melodramma.
La visita alla cripta della Basilica mariana cittadina è parte del percorso espositivo del Museo Costantiniano della Steccata. Un luogo suggestivo che permette di conoscere uno spaccato della vita cittadina legato al prestigioso Ordine Costantiniano di San Giorgio.
Collocata al primo piano del complesso monastico costituito dai chiostri, dalla spezieria e dalla chiesa di San Giovanni, è uno scrigno di antiche sapienze risalente alla seconda metà del XVI secolo. Luogo di meditazione e studio, conserva un ciclo di affreschi in parte inediti da osservare con lentezza.
In un percorso cronologico all’interno delle antiche mura dell’ex convento benedettino di San Paolo, si ammirano reperti archeologici, opere di scultura e pittura, disegni e tanto altro. Da non perdere il Sacello di San Paolo, la sala dedicata ad Amedeo Bocchi e il celebre “Levriero” del Parmigianino.
Entrambi musei civici, testimoniano il profondo legame di Parma con la Musica. Il Museo dell’Opera, che ripercorre la storia dei teatri di Parma dal Seicento al Novecento, è ospitato all'interno della Casa della Musica, antica sede della Zecca. La Casa del Suono offre un curioso itinerario tra le invenzioni tecnologiche che hanno permesso la riproduzione del suono dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri.
Quartiere cittadino dal carattere popolare e ricco di storia. Passeggiando lungo il tracciato dell'antica via Emilia, si incontrano i portici dell’Ospedale Vecchio, la Chiesa di Santa Croce, antico luogo di culto affacciata sulla via Francigena e la scenografica chiesa della Santissima Annunziata.
Posto nel cuore del Giardino Ducale, presenta all’interno un ricchissimo ciclo di affreschi dell’epoca Farnesiana.
La visita guidata nel centro cittadino permette, in breve tempo, di conoscere i più significativi eventi storici e monumenti di Parma e di respirare la vivace atmosfera di questa deliziosa città d’Arte. Con noi incontrerete i protagonisti che hanno reso Parma una piccola Capitale, ma anche i sapori della tradizione, gli aneddoti più coloriti, l‘autentico carattere della gente e dei cittadini.
A ricordo delle origini romane della città di Parma, fondata nel 183 a.c. insieme alla vicina Modena, restano soprattutto il tracciato della via Emilia e l’antico forum, oggi trasformatosi nella vivace Piazza Garibaldi.
È il Medioevo ad aver lasciato la sua impronta monumentale, che stupisce chiunque si affacci sulla magica Piazza Duomo. Tra le più belle e romantiche d’Italia, la piazza è incorniciata dal Vescovado, la Cattedrale di Santa Maria Assunta e il Battistero: imponenti opere databili tra XI e XIII secolo che vedono la presenza operosa di Benedetto Antelami, autore del Battistero. Alzando gli occhi alla cupola del Duomo, lo sguardo si perde tra le mille figure dipinte da Correggio, protagonista del nostro Rinascimento, insieme a Francesco Mazzola detto Parmigianino.
La ricca trama culturale del Cinquecento è testimoniata dalla Basilica Minore di Santa Maria della Steccata, dalla “Camera” affrescata per la Badessa Giovanna da Piacenza nell’antico monastero di San Paolo e dal complesso di San Giovanni Evangelista.
La seconda metà del secolo vede la nascita, ad opera di Papa Paolo III Farnese, del celebre Ducato di Parma e Piacenza.
L’itinerario si snoda quindi tra il Complesso Monumentale della Pilotta e il Giardino Ducale. Il Teatro Farnese, edificato nel 1618 da Ranuccio I, è la tappa imperdibile della visita in città.
L’avvento dei Borbone nel 1734, determina una nuova stagione culturale di sapore europeo. Nascono nei decenni successivi la Biblioteca Palatina e la stamperia di Bodoni, mentre la città si riveste di una moda neoclassica di gusto francese.
L’aura internazionale, iniziata con Don Filippo di Borbone e la consorte Louise Elisabeth, cresce con la Duchessa Maria Luigia d’Austria, al governo dal 1816 al 1847: indimenticata sovrana per molti parmigiani, fu fondatrice del Teatro Regio. E’ anche il tempo del giovane Giuseppe Verdi, e di lì a poco sboccerà il talento di Arturo Toscanini.
L’XI, XII e XIII secolo hanno lasciato a Parma antichi simboli scolpiti nella pietra e le più affascinanti architetture della città. Tra i più interessanti luoghi da scoprire ci sono la Cattedrale di Santa Maria Assunta, il Battistero, il Museo Diocesano e la chiesa di Santa Croce in Oltretorrente.
L’itinerario è dedicato all’analisi della trama di figure, simboli e rimandi culturali che raccontano una storia millenaria all’insegna della spiritualità, della quale il complesso di Piazza Duomo costruisce il centro primario.
Potremo osservare i reperti del Museo Diocesano, i capitelli istoriati della Cattedrale, i rilievi degli esterni e i sorprendenti affreschi del Battistero, considerato il più importante ciclo di affreschi conosciuto del XIII secolo.
Una parte dell’itinerario è dedicato alla figura di Benedetto Antelami e all’analisi dei suoi capolavori cittadini: la lastra raffigurante la Deposizione di Cristo dalla Croce, firmata e datata 1178, e il Battistero, che rappresenta la perfetta sintesi di architettura, scultura e pittura e custodisce all’interno il celebre ciclo dei “Mesi”.
Spostandoci nella zona occidentale di Parma, il cosiddetto Oltretorrente, sarà possibile rivivere l’esperienza dei pellegrini in transito sulla via Francigena o Romea, dal loro ingresso in città attraverso Porta Santa Croce all’arrivo in piazza Grande. Nella chiesa di Santa Croce sono visibili i meravigliosi capitelli medievali che ci riportano al mondo fantastico e simbolico tipico della mentalità medievale. Proseguendo lungo la via Emilia verso il centro storico il racconto si soffermerà sulla nascita dell’ospedale nel 1201 e sulla presenza di tanti “hospitalia” che servirono da rifugio ai pellegrini di passaggio per Parma.
Arrivati al vecchio ponte di pietra inutilizzato dalla grande piena del 1177 e oggi parzialmente visibile nel sottopasso della via Emilia, si ritorna nella parte storica della città fino alla piazza principale oggi piazza Garibaldi.