Lo confessiamo. La mostra sui Farnese stava per chiudere e noi ci sentivamo già un po’ orfani di quella straordinaria famiglia che ha lasciato un segno così bello e profondo nella nostra città
Per la curiosità di vedere con i nostri occhi i paesaggi e i luoghi farnesiani, abbiamo investito qualche giorno di vacanza attirati verso il centro Italia tra la Tuscia, dove la famiglia aveva le sue radici, e Roma che l’ha vista al suo massimo splendore.
Prima tappa al lago di Bolsena, che spunta come un mare tranquillo nel cuore della penisola. Punteggiato di residenze farnesiane, ha nel suo centro l’isola Bisentina, utilizzata da Ranuccio Il Vecchio come pantheon per la nascente dinastia.
Scendendo verso Il lago di Vico, si incontra la fortezza di Caprarola, strategicamente eretta sulla strada verso Roma e tramutata in residenza rinascimentale dal Gran Cardinale Alessandro Farnese. Bisogna concedersi del tempo per godere della fusione tra l’architettura visionaria del Vignola, le decorazioni pittoriche e l’estetica dei giardini, passeggiando tra interni e esterni, tra sole e ombra al suono delle fontane. Un luogo di delizie, frequentato da chi voleva rendere omaggio al potentissimo prelato.
Per ultimo il sito più difficile da visitare, Palazzo Farnese. Perché nel cuore di Roma, a un passo da Campo de’ Fiori e dal suo mercato dove, considerati i 40° di temperatura, ci concediamo una granita. Perché sede della blindatissima Ambasciata di Francia. Qui hanno lavorato come architetti Antonio Sangallo il Giovane, Michelangelo, Vignola, Della Porta e si vede. Dall’esterno rigoroso ma alleggerito dal balcone e dalla cornice michelangiolesca, all’interno squadrato da colonne concepite come summa dell’architettura antica, agli spazi vasti, ai corridoi, alle stanze, ai camerini dove i cardinali Farnese ricevevano e gli artisti che contribuivano allo splendore della famiglia con le loro opere, vivevano. Si percepisce un senso di vuoto, lasciato dai tanti oggetti preziosi che conteneva e che ora sono custoditi altrove, ma rimane la grandezza di un progetto che testimonia un’ambizione sfrenata.
Potere, capacità di spesa, alto livello culturale che si rispecchiano anche in ciò che i Farnese hanno lasciato nel nostro Ducato. Su tutto lo splendido Teatro Farnese di Parma, cuore del Complesso Museale della Pilotta, visitabile quale tappa fondamentale dei nostri tour cittadini.