Cosa vedeva il pellegrino medievale lungo la via principale di Parma attraversandola sulla via di andata o di ritorno dal suo pellegrinaggio a Roma o in Terra Santa?
L'itinerario parte da Piazza Grande (oggi Garibaldi) e segue la via Francigena fino alla chiesa di Santa Croce dove si trovava la porta della città dal 1210 verso Occidente.
Costo visita:
Partenza ore 15:00 dai Portici del Grano (Comune di Parma) in piazza Garibaldi.
Un percorso guidato sui luoghi degli scontri tra gli Arditi del Popolo e le camicie nere di Balbo. La visita inizierà presso il quartiere del Naviglio e, attraversando il centro città, si arriverà fino in Oltretorrente.
“Si erano vestiti della festa
per una vittoria impossibile
nel corso fangoso della Storia…”
Attilio Bertolucci
Agosto 1922 La Storia si fa nei borghi di Parma.
Tra le piazze, le osterie e i vicoli pieni di vita, il malcontento di un popolo povero e combattivo viene incanalato nell’attività politica e sindacale fino a esplodere nella resistenza alle squadre fasciste che vogliono spadroneggiare in città.
Seguiremo la storia e le gesta delle donne e degli uomini che supportarono gli Arditi del Popolo sfamandoli, curandoli e combattendo al loro fianco.
Attraverseremo i luoghi della battaglia, della festa, del dolore che ancora resistono nel quartiere del Naviglio, l’antico porto della città e ‘dlà da l’acqua’ nel popoloso Oltretorrente.
Un racconto che toccherà anche i luoghi della Parma Nuova, dove le camicie nere di Balbo conviveranno con i cittadini di Parma: fiancheggiatori, oppositori silenti o spettatori ignari di quanto sarebbe accaduto.
“Si erano vestiti della festa
Per una vittoria impossibile
Nel corso fangoso della Storia…”
Attilio Bertolucci
Agosto 1922 La Storia si fa nei borghi dell’Oltretorrente di Parma.
Tra le piazze, le osterie e i vicoli pieni di vita, il malcontento di un popolo povero e combattivo viene incanalato nell’attività politica e sindacale fino a esplodere nella resistenza alle squadre fasciste che vogliono spadroneggiare in città.
Seguiremo la storia e le gesta delle donne e degli uomini che supportarono gli Arditi del Popolo sfamandoli, curandoli e combattendo al loro fianco.
Attraverseremo i luoghi della battaglia, della festa, del dolore che ancora resistono nel quartiere "dlà da l’acqua".
Un racconto che terminerà a Palazzo Bossi Bocchi visitando la mostra "Alle Barricate" (dal 24 settembre al 29 gennaio 2023) ricca di documenti e di suggestivi allestimenti.
Visita guidata in Oltretorrente e alla mostra ‘Alle Barricate!’
COSTO:
Soci Itinera: 10€
Non soci: 15€
Per prenotazioni:
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Tel. 327 746 9902
Amiamo le canzoni di De Andrè, così semplici e vere, e amiamo la torta fritta.
Abbiamo pensato di regalarci e regalarvi una serata che unisce queste nostre due passioni.
Una cena a base dei nostri prodotti tipici in un antico mulino e le canzoni più belle di Fabrizio De Andrè in versione acustica.
Torta fritta, prosciutto, tortelli, cappelletti in brodo e la mitica torta di Langhirano ci aspettano in uno spazio riservato in esclusiva per noi.
Sarà un’occasione per ritrovarci, per conoscere gente, per coccolare il nostro palato e dare spazio (perché no?) alla nostra voglia di cantare.
I luoghi più significativi, i sapori più esclusivi in un tour parmigiano da percorrere in tutti i momenti dell'anno.
Si partirà al mattino da Piazza del Duomo, visitando la Cattedrale di Santa Maria Assunta che ci accoglierà in tutta la sua eleganza. Si arriverà al transetto dove si ammirerà la celebre Deposizione dell’Antelami e l’incredibile cupola di Antonio Allegri per poi uscire, incamminandosi all’ombra della grande abside verso il vicino Monastero di San Giovanni Evangelista con la sua chiesa, primo esempio di edificio religioso rinascimentale della città.
La meta successiva sarà il cuore pulsante di Parma: Piazza Garibaldi. Antico foro romano, appare composta da edifici molto diversi tra loro. La vostra guida illustrerà la loro particolare storia e struttura mentre voi, perché no, assaporerete un delizioso gelato o una cioccolata calda!
La nostra passeggiata proseguirà verso la Basilica della Steccata, il Teatro Regio e il Complesso della Pilotta per terminare tra i vicoli più caratteristici della città, seduti insieme al tavolo di un locale tipico, pronti per la degustazione guidata delle nostre DOP: Parmigiano-Reggiano; Prosciutto di Parma; Culatello di Zibello e brindando con un fresco calice di Malvasia.
Una mezza giornata per innamorarsi di Parma.
Lo confessiamo. La mostra sui Farnese stava per chiudere e noi ci sentivamo già un po’ orfani di quella straordinaria famiglia che ha lasciato un segno così bello e profondo nella nostra città
Per la curiosità di vedere con i nostri occhi i paesaggi e i luoghi farnesiani, abbiamo investito qualche giorno di vacanza attirati verso il centro Italia tra la Tuscia, dove la famiglia aveva le sue radici, e Roma che l’ha vista al suo massimo splendore.
Prima tappa al lago di Bolsena, che spunta come un mare tranquillo nel cuore della penisola. Punteggiato di residenze farnesiane, ha nel suo centro l’isola Bisentina, utilizzata da Ranuccio Il Vecchio come pantheon per la nascente dinastia.
Scendendo verso Il lago di Vico, si incontra la fortezza di Caprarola, strategicamente eretta sulla strada verso Roma e tramutata in residenza rinascimentale dal Gran Cardinale Alessandro Farnese. Bisogna concedersi del tempo per godere della fusione tra l’architettura visionaria del Vignola, le decorazioni pittoriche e l’estetica dei giardini, passeggiando tra interni e esterni, tra sole e ombra al suono delle fontane. Un luogo di delizie, frequentato da chi voleva rendere omaggio al potentissimo prelato.
Per ultimo il sito più difficile da visitare, Palazzo Farnese. Perché nel cuore di Roma, a un passo da Campo de’ Fiori e dal suo mercato dove, considerati i 40° di temperatura, ci concediamo una granita. Perché sede della blindatissima Ambasciata di Francia. Qui hanno lavorato come architetti Antonio Sangallo il Giovane, Michelangelo, Vignola, Della Porta e si vede. Dall’esterno rigoroso ma alleggerito dal balcone e dalla cornice michelangiolesca, all’interno squadrato da colonne concepite come summa dell’architettura antica, agli spazi vasti, ai corridoi, alle stanze, ai camerini dove i cardinali Farnese ricevevano e gli artisti che contribuivano allo splendore della famiglia con le loro opere, vivevano. Si percepisce un senso di vuoto, lasciato dai tanti oggetti preziosi che conteneva e che ora sono custoditi altrove, ma rimane la grandezza di un progetto che testimonia un’ambizione sfrenata.
Potere, capacità di spesa, alto livello culturale che si rispecchiano anche in ciò che i Farnese hanno lasciato nel nostro Ducato. Su tutto lo splendido Teatro Farnese di Parma, cuore del Complesso Museale della Pilotta, visitabile quale tappa fondamentale dei nostri tour cittadini.
Si sa, Parma con le sue 3 straordinarie DOP (Parmigiano-Reggiano, Prosciutto di Parma e Culatello di Zibello) è il cuore della foodvalley.
Si sa anche che dal 2015 è stata nominata Città creativa dell’Unesco per la Gastronomia e che nel programma culturale di settembre, a Parma, non poteva mancare un evento legato al cibo: “Settembre Gastronomico”, appunto.
Un mese di approfondimenti sulle DOP del Parmigiano Reggiano, del Prosciutto di Parma e del Culatello di Zibello, sulle filiere della pasta, del pomodoro, del latte e delle alici. Un evento diffuso che coinvolgerà luoghi significativi della città, ristoratori, imprese del territorio e protagonisti della cultura.
L’esperienza gastronomica si intreccerà con quella musicale, teatrale e sportiva.
La Cena dei Mille, danze a tema, il Festival Verdi e il Galà della Federazione Italiana Nuoto Paralimpico con la nostra plurimedagliata nuotatrice Giulia Ghiretti, offriranno una degna cornice alla manifestazione.
Per chi è curioso del cibo, per chi ama la buona tavola, un’occasione per approfondire il legame speciale tra questo territorio, la sua gente e i suoi prodotti grazie ai nostri tour enogastronomici personalizzati.
Nel cuore della città, all’ombra della grande Cattedrale c’è un luogo di silenzio, di pace e di bellezza.
Il suo accesso è grande e conosciuto: la chiesa di San Giovanni Evangelista che del santo racconta la vita grazie ai mirabili affreschi di Correggio.
Una porta d’ingresso straordinaria per uno spazio unico che si apre alle nostre visite guidate.
Entreremo negli antichi chiostri ripercorrendo la vita dei monaci, qui fin dall’anno 980.
Il tempo dello studio, nello Scriptorium rinascimentale. Il tempo del pasto nel Refettorio. Il tempo della condivisione nella Sala del Capitolo. Il tempo della liturgia nella fiabesca Sagrestia antica.
Un’immersione nella regola di San Benedetto che diventa viva e presente lungo un percorso unico nel panorama artistico parmense.
Visitare questa mostra è un privilegio.
Vedere l’uomo del Medioevo attraverso gli occhi (e le mani) di un suo contemporaneo, significa essere trasportati indietro di 800 anni, in un mondo lontanissimo da quello attuale.
Un uomo che è protagonista del tempo terreno, scandito dall’alternanza delle stagioni e dei lavori agricoli, un uomo che non distoglie mai i suoi occhi dal cielo, dalle stelle, dall’entità superiore che governa il tutto.
Benedetto Antelami crea figure eterne che si staccano dalla pietra e diventano racconto. Contadini nobilissimi per cui il lavoro non è più una maledizione ma rito sacerdotale.
La Mostra dei Mesi e delle Stagioni, ospitata nel Battistero, è il fulcro della nostra visita alla Piazza Duomo di Parma che comprende anche la Cattedrale di Santa Maria Assunta e il Museo Diocesano. Siti che ospitano altre meravigliose opere di questo grande genio della scultura e dell'architettura medievale.
Volete inserire questa visita all’interno di un programma più ampio? Chiedeteci itinerari personalizzati!
La mostra “OPERA, il palcoscenico della società”, ti accoglie con luci soffuse e con i colori vivaci dei dipinti che ospita, primo fra tutti l’Hayez dei Vespri Siciliani.
Il materiale presente nelle sale austere del Palazzo del Governatore, stimola un variegato numero di riflessioni e di possibili percorsi tematici.
La parola chiave sta nel titolo: OPERA. Genere d’intrattenimento che col popolo, e in particolare quello italiano, ha davvero a che fare.
L’esposizione tocca aspetti sociali, politici, musicali, scenografici, cinematografici di una forma d’arte che nasce all’interno di un teatro ma che da esso esce, rappresentando Parma nel mondo.
Tra immagini di repertorio, modellini di macchine sceniche, spartiti, poster e antichi bozzetti, il percorso si snoda con un tratto di leggerezza rappresentato dagli splendidi abiti indossati nel corso degli anni dalle cantanti più famose, quelle Divine Voci che dell’opera sono le protagoniste.
VISITE SU PRENOTAZIONE scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.